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I nudi del grande fotografo Helmut Newton sono protagonisti di una personale dedicatagli in Germania, e aperta fino al 29 marzo 2011
“Per me il massimo è stata Margaret Thatcher: che cosa c’è di più sexy del potere?” A dirlo era Helmut Newton, maestro del nudo femminile. Eppure il fotografo berlinese, ritrasse non pochi corpi statuari, come quelli della venere nera Naomi Campbell, di Carla Bruni e Monica Bellucci.
Fino al 27 marzo, in occasione della rassegna “Nudi in mostra”, 75 dei suoi scatti saranno esposti ad Apolda in Germania, per consacrarne il genio. L’artista, morto in un incidente stradale nel 2004, inizia ad avvicinarsi alla fotografia di moda alla fine degli anni ’40, lavorando come freelance per Playboy e altre riviste, producendo immagini che già preannunciano l’erotismo patinato che lo contraddistinguerà negli anni successivi; negli anni ’60 scatta per Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, Vanity Fair, Max e Marie Claire e collabora con Chanel, Gianni Versace, Blumarine, Yves Saint Laurent e Dolce & Gabbana, ossia con tutte le più grandi stelle del firmamento della moda. Definito da alcuni “voyeur di ghiaccio” per il suo approccio tecnicista all’arte del nudo, nella sua pluridecennale produzione ritrasse un solo uomo senza veli: l’attore Helmut Berger.