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Nata a Parigi da genitori rumeni, passa la sua infanzia in Romania prima di trasferirsi nella capitale francese nel 1951. Viaggia e dipinge per molti anni prima di interessarsi al mondo della fotografia. Ha una figlia, Eva, modella e attrice, rimasta famosa per le controverse immagini scattate dalla madre che la ritraggono nuda in età giovanissima. Nel 1974 espone le sue opere in una controversa mostra alla Galleria Nikon di Parigi. Le stesse immagini vengono pubblicate negli anni seguenti in opere monografiche: Femmes sans tain, Nocturnes o Temple aux miroirs. Tra le pubblicazioni più recenti: TransEurope, Eva: eloge de ma fille, Japon interdit.
In molte delle sue serie di fotografie la Ionesco fa riferimento alle situazioni dei romanzi di Alain Robbe-Grillet, dove donne vistosamente truccate e coperte di gioielli si offrono seminude con uno sguardo di sfida, mentre dettagli come corsetti, collari di cuoio o bracciali alludono a una possibile violenza che potrebbe aver luogo (o è già avvenuta?). Il mondo delle donne che ritrae rimane comunque in parte segreto agli occhi di chi guarda e, nonostante le apparenze, richiama l’inquietante relazione di eros e thanatos. Dall’altra parte ci sono gli scatti della figlia Eva in età giovanissima che si caricano di allusioni erotiche e che sono considerate al confine tra la fotografia erotica pura e artistica.